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DI ASTRI, MAREE E RELOGI

Jacopo Dondi nelle memorie di
Taddeo Contarini, Senatore Veneziano

 

Testo di Stefano Angarano e Giancarlo Varagnolo

adattato e interpretato da Stefano Angarano  

NOTE DI REGIA

In occasione delle celebrazioni per il settimo centenario della nomina di Jacopo Dondi  dall’Orologio (1293-1359) a medico condotto di Chioggia, ci siamo posti la questione di come rappresentare in un testo unitario, senza eccessive digressioni didascaliche, l’opera di un personaggio di scienza così poliedrico, a cavallo tra Medioevo e Umanesimo che, per la varietà di discipline di cui si occupò, può essere quasi considerato un Leonardo nostrano ante litteram.

Abbiamo pensato quindi di articolare la narrazione nelle riflessioni retrospettive di un ipotetico personaggio, da collocarsi idealmente nel tardo Trecento, non troppo precisamente connotato. Dalle parole di Taddeo Contarini trapelano i molteplici interessi che animarono la vita di Jacopo: dalla medicina all’erboristeria, dall’astronomia all’orologeria, fino agli studi sui mulini, sulle maree e sulla salinità delle acque.
Interessi che vengono sintetizzati nelle tre parole del titolo del nostro testo e richiamati dagli oggetti presenti in scena. 
Una scenografia simbolica ed essenziale, considerato il pregio artistico dell’ambiente che ci ospita.

Ci sia consentita la licenza poetica di considerare certa la trasferta inglese del Dondi (in realtà solo un’ipotesi) ai fini del compimento dell’astrario di Richard of Wallingford, abate di Saint Albans, databile agli anni ’50 del XIV Sec.
Un prezioso cammeo introduce le nostre memorie: la terzina è tratta dal Sommo Poeta, precisamente dal X Canto del Paradiso.
Melodie tipicamente medievali, eseguite da un trio di giovani musici, scandiranno i momenti salienti delle riflessioni del Senatore.
Non ci resta che ascoltare le disquisizioni di messer Taddeo per conoscere un po’ meglio l’opera del nostro illustre concittadino Jacopo Dondi.

Stefano Angarano

 

Testo - Stefano Angarano e Giancarlo Varagnolo

 Scenografia, adattamento e regia - Stefano Angarano

 Toga senatoria - Nicolao Atelier Venezia

Trio di Musici
Clarinetto - Annamaria Tarozzo
Flauto - Leonardo Rango
Fagotto - Andrea Trombin

 Registrazione audio - Raffaele Tarozzo

 Luci - Piccolo Teatro Città di Chioggia

 Tecnici Luci - Giampaolo Penzo – Elio Ardizzon

Foto di scena: Massimo Fabris

 

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